Solo che amore ti colpisca/ Museo Riso (Real Albergo delle povere)

Solo che amore ti colpisca

Si inaugura giovedì 27 giugno alle 18, in tre saloni del Real Albergo delle Povere, a Palermo, la mostra Solo che amore ti colpisca” – titolo che cita un’intensa lirica del poeta Salvatore Quasimodo – ideata e curata da Helga Marsala per Riso. Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo. Un progetto che ruota intorno alla natura dell’immagine fotografica, messa in relazione con la forza del verso poetico: concepita come un atlante aperto e in divenire, in cui convivono poesia e fotografia contemporanee, “Solo che amore ti colpisca” mette insieme le ricerche di alcuni artisti e poeti siciliani, tra maestri, autori di media generazione ed emergenti: figure tutte diverse, dialetticamente connesse secondo sottili corrispondenze, per contrasto o per assonanza. Nei loro sguardi echeggia la sostanza di quell’”isola plurale”, mirabilmente raccontata da Gesualdo Bufalino. La mostra sarà visitabile fino al 13 settembre.

«A “combattere l’astrattezza del linguaggio” ci esortava Italo Calvino, allo schiudersi di questo secolo. E così, fra gli altri obiettivi e significati che ciascuno potrà attribuire alla mostra ideata e curata da Helga Marsala per il Museo – dice la direttrice del Museo Riso, Evelina De Castro – si apprezza anche questo, nelle due direzioni: le opere visive e le opere letterarie, nate secondo un proprio autonomo linguaggio, in mostra acquisiscono senso dal ritrovarsi abbinate, così da “significare” reciprocamente anche laddove per forma e stile fossero definibili astratte. Dall’interpretazione dei geroglifici egizi agli emblemi gesuitici, il tema “testo e immagine” è costante nella storia della cultura. In un tempo e una latitudine a noi più prossimi, dalla rivista Paragone (1950) al Gruppo 63, costituitosi a Palermo nel 1963, dall’arte concettuale alle ricerche più attuali, il tema continua a stimolare critici, storici, curatori, artisti, con incursioni e ibridazioni. In tale continuum la mostra propone un percorso che vede il curatore/critico d’arte mescolare immagini e testi, la cui nuova identità consiste nell’essere due parti di una sola».

[fonte: palermoculture]

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